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Palazzo Soliano - Museo Emilio Greco
Emilio Greco 1913-2013. Orvieto e il MODO nelle mostre celebrative di Londra e Roma
Nelle celebrazioni del Centenario della nascita di Emilio Greco, Orvieto passa il testimone a Londra e Roma per due importanti mostre, organizzate dagli Archivi Emilio Greco in collaborazione con Il Cigno GG Edizioni, nelle quali la città e il Museo dell'Opera del Duomo-Museo Emilio Greco saranno rappresentati da alcune splendide opere dell'artista. A Roma dal 15 ottobre 2013 al 12 gennaio 2014. A Londra dal 25 settembre al 22 dicembre 2013.
Emilio Greco 1913-2013 CENTOANNI. "Opera Sacra. I bronzi dei Musei Vaticani e di Orvieto"
In occasione del centenario della nascita, Orvieto rende omaggio a Emilio Greco, che legò il suo nome alla città per aver scolpito nel 1964 le porte bronzee della cattedrale e per averle donato la collezione delle sue opere. In suo ricordo una mostra dedicata alla sua produzione a tema sacro. A Orvieto dal 22 giugno al 3 novembre 2013.
Situato sulla Piazza del Duomo di Orvieto, sulla destra della Cattedrale e nella sua immediata prossimità, Palazzo Soliano è la più vasta e imponente delle residenze pontificie orvietane. Fu costruita su sollecitazione di papa Bonifacio VIII Caetani (1294-1303).
Già sede storica del Museo dell'Opera del Duomo, dal settembre 2008 è tornato al centro del percorso espositivo del M.O.D.O. con il nuovo spazio per l'accoglienza turistica, la biglietteria e i servizi didattici.
Accoglie, a piano terra, la collezione del Museo Emilio Greco, che comprende le opere donate dall'artista alla città di Orvieto, alla quale era legato artisticamente e umanamente per aver scolpito nel 1964 le nuove porte bronzee del Duomo, quelle che tuttora introducono al grande capolavoro architettonico.
Le opere esposte al piano terra di Palazzo Soliano, che vanno dal 1947 al 1990, segnano le tappe più significative della carriera dell'artista: dal Lottatore, esposto a Londra in occasione delle Olimpiadi del 1948, al famoso calco in gesso del Monumento a papa Giovanni XXIII realizzato tra 1965 e il 1967.
Inserito nel sistema museale dell'Opera del Duomo di Orvieto, il moderno novecentesco Museo Emilio Greco rappresenta, come punto di avvio del percorso espositivo del M.O.D.O., un contatto iniziale con il linguaggio artistico ancora mediato dalla modernità: un momento e un luogo di acclimatazione dalla realtà del contemporaneo, prima di penetrare nelle profondità della storia e dell'arte verso cui conduce la visita alle altre sedi. Nello stesso tempo, questa scelta intende riportare in evidenza il sostanziale legame che unisce Emilio Greco, protagonista di primo piano della cultura italiana del secondo dopoguerra, alla storia artistica della cattedrale orvietana, segnando la vitalità dell'organismo monumentale del Duomo come produttore ed emanatore di arte anche contemporanea.
Dall'11 agosto del 1970, infatti, i maestosi portali medievali della cattedrale accolgono le grandi ante bronzee realizzate tra il 1962 e il 1964 le sculture dell'artista siciliano per il Duomo. Con questa straordinaria testimonianza del complesso processo di rinnovamento dell'arte sacra del secondo Novecento prende l'avvio, in un climax a ritroso nel tempo verso le più famose icone della raccolta dell'Opera del Duomo, il percorso museale nei Palazzi Papali. Rispettata, dunque, e valorizzata la presenza ormai connaturale del Museo Emilio Greco in piazza Duomo, museo divenuto luogo d'incontro, sede di molteplici fruizioni, di happening musicali e letterari, essa attualizza inevitabilmente il contesto culturale della cattedrale e del suo museo. E sollecita nuove riflessioni sul tema dell'arte sacra oggi, spesso differito alle necessità della conservazione.
Dal 26 settembre 2008, in occasione dell'inaugurazione del nuovo percorso espositivo del Museo dell'Opera del Duomo, da quel momento arricchito della fruizione del Museo Emilio Greco, Antonella Greco, figlia del Maestro, ha depositato nel Museo dell'Opera del Duomo un bozzetto di studio in bronzo delle porte del Duomo che fu realizzato dal padre Emilio nel 1962. Collocato all'ingresso del Museo a lui dedicato, il Bozzetto (bronzo 141 x 75 x 34, circa 100 kg di peso), finora in deposito negli Archivi Emilio Greco di Roma, è stato così ricongiunto ai bozzetti grafici delle porte orvietane già donati dall'artista.