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Una gratifica per Luca
Nel gennaio 1500, visto l'impegno e l'affidabilità dimostrata dall'artista, l'Opera del Duomo elargisce a Luca Signorelli una gratifica consistente in grano e vino. In seguito, anche nel secondo contratto, la Fabbrica si impegna a rifornirlo di grano e di una certa quantità di mosto da corrispondere ogni anno all'epoca della vendemmia.Il contratto stabilisce clausole anche rispetto ai colori della Fabbrica. Alcuni colori come l'oro in foglia o il blu di polvere di lapislazulo, utilizzati nei dipinti, erano infatti particolarmente preziosi e rappresentavano un vero e proprio investimento che gli artisti difficilmente potevano anticipare. Così, nel caso di Signorelli fu espressamente previsto nel contratto che il maestro "sia obligato a mettere tutti li colori a sue spese... eccetto l'oro e l'azzurro i quali sia obbligata a darli la Fabrica".