Siete qui:
- Home
- Museo MODO
- Le Sedi
- Duomo - Cappella di San Brizio
- Gli altri elementi decorativi
Gli altri elementi decorativi
La mano di Luca Signorelli si estese anche alla cappellina a destra dell'ingresso della Cappella Nova: l'immagine della Pietà affrescata dal grande artista nel 1503, dopo la morte del figlio Antonio, porta l'eco tragica della sua vicenda umana. Ai lati, i santi Pietro Parenzo e Faustino testimoniano la dedicazione dell'altare ai due santi particolarmente venerati a Orvieto.Si trova, invece, sul lato sinistro la cappellina originariamente dedicata a Santa Maria Maddalena che ospitava la tavola commissionata nel 1504 a Signorelli dal Comune di Orvieto, oggi al Museo dell'Opera del Duomo. Successivamente divenne cappella gentilizia della famiglia Gualterio.
Nel 1579, di fronte alla Pietà dipinta da Signorelli, fu collocato il gruppo marmoreo della Pietà di Ippolito Scalza (poi rimossa).
La Cappella Nova reca, infine, i segni degli interventi settecenteschi: in primo luogo, nel monumentale altare tardo-barocco realizzato tra il 1712 e il 1715 da Bernardino Cametti e ispirato alla Gloria eseguita da Bernini in San Pietro; quindi, nella sistemazione (1722-1724) della cappella della famiglia Gualterio alla sinistra dell'ingresso, decorata da marmi policromi e dal bel dipinto di Domenico Maria Muratori (1661/2-1749) che raffigura una Sacra conversazione con i santi Giovanni Battista, Giovanni Evangelista, Maria Maddalena, Agnese e Carlo Borromeo.