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Giubileo Straordinario Bolsena-Orvieto 2013-2014

750° Anniversario del Miracolo di Bolsena e dell'istituzione della festività del Corpus Domini con la bolla papale Transiturus

Medaglia del GiubileoLa Penitenzieria Apostolica, per mandato del Sommo Pontefice Benedetto XVI, con Decreto del 13 marzo 2012, ha autorizzato la celebrazione di un Giubileo Eucaristico straordinario nel 750° anniversario della bolla Transiturus con la quale Urbano IV istituì da Orvieto la festività del Corpus Domini in tutta la cristianità.

L'Opera del Duomo di Orvieto, nella sua missione istituzionale di gestione e conservazione della cattedrale, affianca la Diocesi nella promozione del Giubileo e degli eventi ad esso correlati nonché nell'accoglienza dei pellegrini in visita alla Cattedrale.

Il Giubileo ha inizio nel mese di gennaio 2013 con l'apertura della Porta Santa nella Basilica di Bolsena e nel Duomo di Orvieto e si concluderà il 16 novembre 2014 con la chiusura delle Porte Sante.

In virtù del Decreto del Sommo Pontefice, il Vescovo di Orvieto-Todi o il Vescovo o Cardinale che presiede la solenne liturgia di apertura e di chiusura delle Porte Sante potrà impartire la Benedizione Papale e concedere l' Indulgenza Plenaria alle consuete condizioni (Confessione sacramentale, Comunione Eucaristica e Preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice).

Il 6 gennaio il Cardinale Ennio Antonelli, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Famiglia, ha inaugurato il giubileo aprendo la Porta Santa a Bolsena.
Il 13 gennaio alle ore 15,30 il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto emerito della Congregazione dei Vescovi, ha aperto la Porta Santa della Cattedrale di Orvieto e presiderà la solenne celebrazione eucaristica.

La Porta Santa ha conservato nei secoli un forte valore simbolico come passaggio necessario ai fedeli per accedere alla grazia della riconciliazione con Dio e al dono dell'indulgenza. Nel Duomo di Orvieto la Porta Santa è stata individuata nella porta "del Corporale" che si apre sul lato nord in prossimità della Cappella nella quale è conservata la sacra reliquia del miracolo di Bolsena.

Secondo la tradizione, tramandata da fonti letterarie e iconografiche medievali, un prete originario del territorio della "Alemannia" dubitava della reale presenza di Cristo nell'eucaristia. Il confessore gli assegnò come penitenza un pellegrinaggio a Roma e la celebrazione di una messa lungo il viaggio (Commandoti ch'all'andata / e la tornata ancor che farai, / fornita la iornata, / in qualunqua luoco tu albergarai, / la messa diciarai / e non aver più tal oppinione). Sulla via del ritorno, giunto a Bolsena, chiese di poter celebrare la messa nella chiesa di Santa Cristina per tenere fede alla penitenza. Al momento della consacrazione il dubbio ritornò a tormentare il prete. Miracolosamente dall'ostia stillarono gocce di sangue che caddero sul corporale, sulla tovaglia dell'altare e sulle pietre dei gradini. Sempre secondo la tradizione, era il 1263. Bolsena faceva parte della diocesi di Orvieto, e in quell'anno il papa Urbano IV con la sua curia risiedeva proprio nella città sulla rupe. Da qui il vescovo Giacomo fu inviato a Bolsena dal pontefice per accertarsi dell'evento e, riconosciuto il miracolo, trasportò le reliquie a Orvieto dove furono accolte dal pontefice e da una solenne processione al ponte di Rio Chiaro. L'anno seguente, l'11 agosto 1264, Urbano IV istituì la festività del Corpus Domini con la bolla Transiturus diretta da Orvieto a tutta la cristianità.

Nella cattedrale orvietana, edificata a partire dal 1290 durante il pontificato di papa Niccolò IV che benedisse la prima pietra, fu realizzata una cappella destinata ad accogliere le reliquie che venivano esposte all'adorazione solo in rare occasioni. La reliquia maggiore e la più conosciuta e venerata è il corporale, ovvero il piccolo telo di lino quadrato a corredo del calice che il sacerdote utilizza durante la messa al momento della consacrazione, rimasto macchiato del sangue stillato dall'ostia. Vi sono inoltre conservati: alcuni ritagli della tovaglia d'altare, anch'essi bagnati di sangue, e frammenti dell'ostia del miracolo.
Tutte le reliquie saranno visibili durante il Giubileo dalla seconda domenica di Pasqua fino alla festività del Corpus Domini.

Per informazioni sul giubileo www.giubileobolsenaorvieto.it

Per informazioni sulla città www.inorvieto.it

Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto

Opera del Duomo di Orvieto - 26, Piazza del Duomo - 05018 Orvieto Tel +39 0763 342477 - Fax: +39 0763 340336
email: info@museomodo.it

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